QUANTO È IMPORTANTE L’ALIMENTAZIONE?
Controllare le proprie abitudini alimentari è importante, ma lo è ancora di più farlo consapevoli che ciò che ingeriamo può influire, negativamente o positivamente sulla nostra salute.
Spesso si tende a sottovalutare l’impatto che le abitudini alimentari errate possono avere sulla nostra salute e troppi messaggi fuorvianti impediscono una adeguata consapevolezza sull’importanza dell’alimentazione.
Un’alimentazione sana e equilibrata è fondamentale per la prevenzione di numerose malattie e trova la sua espressione in una adeguata e variata combinazione degli alimenti, per questo ho scelto di guidare così i miei pazienti:
- Seguendo le Linee guida per una sana alimentazione (2018) del CREA, documento italiano di riferimento sulla sana alimentazione rivolto ai consumatori per il mantenimento di un buono stato di salute e la prevenzione del rischio di patologie correlate all’alimentazione, sia a livello individuale che di popolazione per promuovere non solo salute e longevità, ma migliore qualità della vita e sostenibilità sociale ed ambientale.
- Prendendo a riferimento la Piramide Alimentare Toscana che indica in rappresentazione grafica le corrette proporzioni dei cibi per soddisfare in modo bilanciato il fabbisogno di energia (calorie), nutrienti (proteine, carboidrati, grassi, vitamine, minerali), acqua e fibra alimentare. I cibi da consumare più spesso sono rappresentati alla base della piramide mentre man mano che si salgono i gradini vengono indicati quelli da consumare con minor frequenza.
- Utilizzando come base la Dieta Mediterranea modello universalmente riconosciuto per coniugare in modo efficace salute e benessere con soddisfazione del gusto e prevenire l’eccesso alimentare e l’obesità.
La Dieta Mediterranea è basata principalmente sul consumo di cereali (pane, pasta), patate, legumi, ortaggi, frutta, olio d’oliva e uno scarso consumo di prodotti di origine animale. Essa rappresenta, o meglio rappresentava fino agli anni 70′, l’alimentazione caratteristica delle popolazioni che vivono in prossimità del mare Mediterraneo
L’americano Ancel Keys, considerato il “padre” della dieta mediterranea, negli anni ’50 per primo notò che le malattie cardiovascolari, molto diffuse negli Stati Uniti, avevano invece un’incidenza molto più bassa nei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo e attribuì questo fatto al diverso tipo di alimentazione proprio delle popolazioni di questi paesi.
Nell’anno 2010 la Dieta Mediterranea è stata dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Da un punto di vista scientifico, il modello nutrizionale della Dieta Mediterranea vanta numerosissime pubblicazioni internazionali a partire dagli anni ’60 che ne riconoscono il ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, metaboliche e cronico degenerative, nonché l’efficacia anche nella prevenzione secondaria cardiovascolare. Successivi studi hanno evidenziato un effetto protettivo di questa dieta anche nei confronti di alcuni tipi di tumore, in particolare il tumore del colon Inoltre, ad oggi è l’unico modello nutrizionale, dimostrato e supportato scientificamente, in grado di aiutare le persone a migliorare il proprio stato di salute.
Risorse utili:
Dieta mediterranea: in collaborazione con MIPAAF
Piramide alimentare: Progetto PAT della Regione Toscana
Sana alimentazione: Linee Guida per una Sana Alimentazione a cura del CREA